Il Pratone: un’oasi fra le isole di calore

La vedete quella macchia azzurra in mezzo a macchie gialle, arancioni, rosse?
 
Quella macchia è il Pratone di Torre Spaccata ed è l’unica azzurra tra la riserva dell’Aniene e il parco dell’Appia antica.
 
L’azzurro indica una temperatura più bassa di circa 4°C rispetto alle macchie rosso scuro, che spesso coincidono con aree industriali che invece “bruciano” (nel nostro quadrante: ex caserme Piccinini, l’area militare, gli studios di cinecittà, l’ex stazione casilina…).
 
La parte più azzurra del Pratone è la più selvatica: è quella dei canneti, dei cespugli e dei rovi, le cui radici trattengono l’umidità, è quella del fosso che un tempo scorreva e che ha reso il terreno argilloso e limoso e capace di trattenere acqua e abbassare le temperature.
 
Cos’altro serve per capire l’importanza di questi 58 ettari ancora selvatici e non edificati?
 
Che cosa serve alla politica per intervenire a tutela di questo ecosistema unico, per smettere di avallare consumo di suolo e nuovo cemento?
 
Anche in questa torrida estate, il pratone R-Esiste, e continuerà a resistere.
 

Fonte: Meteo Blue

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