L’area del Pratone di Torre Spaccata è meno che mai un luogo vuoto: le indagini archeologiche realizzate nel corso del 1997-1998 e del 2006 hanno generato una consistente mole di produzione scientifica in grado di narrare il quadrante dal punto di vista storico, culturale, archeologico, geologico e urbanistico, testimoniandone lo straordinario valore archeologico. Il volume di riferimento, “Torre Spaccata, Roma S.D.O. Le indagini archeologiche”, curato dalla funzionaria archeologa Patrizia Gioia, raccoglie, spiega e mette a sistema i risultati degli scavi del Pratone di Torre Spaccata, pieno eco-archeologico della periferia romana, in piena continuità con il Parco di Centocelle.
Gli scavi del Pratone hanno confermato le ipotesi sull’area, riportando alla luce una serie di insediamenti databili a partire dal Neolitico fino al Medioevo. Insediamenti preistorici, tombe, cisterne, impianti produttivi e residenziali (ville), un sito tardoantico e l’area delle impronte medievali: un brulichio che racconta la vita di un frammento di Campagna romana dal IV millennio a.C. ai giorni nostri.