21 settembre 2023: il Pratone nella Carta per la Qualità

Dopo vent’anni dall’approvazione del Piano Regolatore, finalmente il Pratone non è più rappresentato come un rettangolo bianco! I resti archeologici del Pratone sono finalmente comparsi nella Carta per la Qualità, il documento che descrive il patrimonio storico di Roma, ripubblicato nella sua versione aggiornata a luglio 2023.
 
Nel 2003, erano “stranamente” stati ignorati sia i riferimenti della Carta dell’Agro Romano (1988), che già riportavano i resti all’interno del Pratone, sia le documentazioni prodotte dalle campagne di scavo condotte a fine degli anni ‘90 per direzionare la programmazione urbanistica del PRG.
 
In quegli anni infatti veniva definita la destinazione di Centralità Urbana, regalando ai quartieri nuovi 600.000 mc di cemento, come se il Pratone fosse vuoto. Oggi i fogli urbanistici si sono magicamente riempiti e nel Pratone sono comparse quattro ville, un sito eneolitico e i resti della strada romana che collegava le strutture del Pratone a quelle del Parco di Centocelle.
Anche se non è garante di vincolo archeologico, la comparsa di segni rossi sulla Carta della Qualità probabilmente è indice del fatto che la Soprintendenza sta estendendo la tutela già riservata alla Villa A204 agli altri resti del Pratone.
 
Sicuramente un riconoscimento positivo, che però purtroppo non metterà il Pratone completamente al riparo da altre costruzioni: permangono le previsioni del PRG, permangono gli interessi di chi vuole speculare, permangono astuzia e ambiguità di certi progetti che, facendo lo slalom tra i resti archeologici e celebrando un parco di 15 ha (invece che 60), riescono comunque a cementificare gran parte dell’area.
 
Continua a essere necessaria una decisione politica chiara: il Pratone deve essere riconosciuto come Parco e il PRG deve recepire questo cambiamento senza che comporti ricadute su altri territori, senza compensazioni su altre aree permeabili.
 
Ai consiglieri basterebbe votare la delibera di iniziativa popolare presentata dal Comitato del Pratone e dagli 11mila cittadini che l’hanno firmata.
 
Il Pratone R-esiste: non c’è più spazio a Roma per nuovo cemento.
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