Oggi importante dialogo con i rappresentanti istituzionali locali.
Abbiamo incontrato l’amministrazione del VII Municipio, rappresentata dal Presidente Laddaga, gli assessori Marino all’Ambiente e Sbordoni alla Cultura, oltre ai Presidenti delle Commissioni all’Urbanistica, Poli e alla cultura Cofano.
Insieme al Comitato c’erano gli esponenti di altre realtà territoriali, che supportano la sua azione, perché in linea con una nuova e differente visione di sviluppo economico e culturale del quartiere, fondata sulla valorizzazione del patrimonio archeologico ed ambientale del Municipio VII di Roma.
Tra gli approfondimenti oggetto della discussione ricordiamo:
- i risultati dello sviluppo delle relazioni istituzionali, come la risposta dialogante ottenuta dal MIBACT, lo scambio informativo con i responsabili della Soprintendenza competenti per le aree di VI e VII Municipio, il tentativo di contatto con il Sindaco, gli Assessori comunali competenti, i consiglieri comunali e municipali;
- azioni informative per la cittadinanza, attraverso lo sviluppo di canali di comunicazione digitale; documenti stampati, esplorazioni urbane alla scoperta del territorio e la Petizione che a breve verrà lanciata;
- l’organizzazione strutturale del Comitato che, crescendo, si è dotato di organi interni che gestiscono gli aspetti della comunicazione, della progettazione, dell’approfondimento culturale e naturalistico; la connessione con gli altri movimenti e realtà territoriali;
- l’inserimento della lotta a salvaguardia del Pratone in un più ampio discorso di sviluppo del quadrante da connettere in un progetto di ampio respiro: “Il parco delle ville romane” a forte impatto culturale, ecologico ed economico. Un corridoio verde, che già esiste e persiste, da tutelare perché anche custode di un patrimonio archeologico imponente. Un nuovo corridoio animato dall’ambiente e dalla cultura, in grado di penetrare dai Castelli al centro della città, passando per Villa Flaviana, il Pratone di Torre Spaccata e il Parco di Centocelle… e anche oltre.
Come Comitato avevamo altresì l’obiettivo di capire se fosse legittimo immaginarci che la nostra visione coincidesse con quella del Municipio VII.
Previsione che ci pareva compatibile con i punti cardine del programma elettorale degli attori politici citati, ascoltati con grande attenzione nel periodo precedente alle elezioni e anche nei primi momenti di governo.
Una visione comune fondata su un modello di sviluppo dell’area alternativo a quella che sembrerebbe essere l’idea avanzata dagli Studios di Cinecittà con Cassa Depositi e Prestiti, quest’ultima detentrice dei diritti edificatori.
Nelle parole del Presidente, degli Assessori e dei Presidenti di Commissione, abbiamo avuto modo di interpretare innanzitutto una chiara disponibilità al dialogo, rafforzata dall’accoglimento della nostra proposta di organizzare, a stretto giro, nuovi incontri fortemente operativi e nelle forme previste dai Regolamenti Municipali.
In particolare, il Presidente e l’Assessore alla Cultura hanno tenuto a chiarire come sia già stata avanzata al Sindaco e alla Giunta Capitolina la richiesta di apertura di un tavolo interistituzionale, al quale possano partecipare tutti i soggetti interessati, compresi noi cittadine/i.
Allo stesso modo, è chiara la volontà del Municipio VII di verificare la tipologia di progetto approntato da Studios-CdP.
Come chiaramente emerso anche dall’intervento del Presidente della Commissione Urbanistica, Marco Poli, che ci ha ricordato che non si può ignorare che l’attuale PRG concede diritti edificatori sull’area a chi ne detiene la proprietà.
La nostra sfida sarà a questo punto dimostrare che non esiste una contrapposizione tra riconoscimento del Parco delle Ville Romane e il rilancio dell’industria cinematografica, ma che entrambi i progetti possono coesistere, salvaguardando da un lato il verde e la storia custoditi dal Pratone, dall’altro rigenerando aree prossime agli Studios abbandonate all’incuria e al degrado.