Il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente, a Roma sono successe molte cose.
La nostra delibera di iniziativa popolare è approdata sui banchi del consiglio del VII Municipio ma è stata bocciata.
14 consiglieri, appartenenti al PD e alla Lista Civica Gualtieri Sindaco, hanno espresso parere contrario alla delibera, 5 consiglieri l’hanno appoggiata e in 2 si sono astenuti.
Il PD, che a parole in ogni sede dichiara lo stop al consumo di suolo e parla di sostenibilità e verde pubblico, ha votato in municipio contro una delibera con cui 11mila persone dicono basta al consumo di suolo a Roma e chiedono che il pratone di Torre Spaccata diventi tutto parco.
Ha votato contro uno spazio selvatico di 58 ettari che ospita una biodiversità unica. Contro la possibilità di dare alla cittadinanza un parco pubblico, in un quadrante della città già sommerso da costruzioni.
A favore di rendita, speculazione, consumo di suolo, nuovo cemento.
Nelle stesse ore un’intera foresta, animata dai colori e dai canti del Lago che combatte, marciava dalla Snia fin sotto al Campidoglio, dove il Sindaco e altre personalità presenziavano alla CONFERENZA NAZIONALE DELLE GREEN CITY organizzata dal Gruppo Gedi.
Il tema: Come le città possono vincere la sfida della neutralità climatica.
Ma le cittadine e i cittadini non sono stati ricevuti dal sindaco.
In un’epoca in cui alluvioni e disastri climatici sono all’ordine del giorno e aumenteranno, il partito che a Roma si era proposto in campagna elettorale di arrivare al consumo di suolo zero continua a voler costruire e non ascolta i suoi cittadini e cittadine.
Siamo arrabbiatə e delusə, ma non ci fermiamo.
Adesso tocca all’assemblea capitolina esprimersi.
E insieme alle 11.000 cittadinə che hanno firmato la delibera continueremo a chiedere che il pratone non scompaia sotto migliaia di metri cubi di cemento ma diventi tutto parco.
Il Pratone R-Esiste: Basta Cemento!
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