Giovedì 28 settembre abbiamo risposto alla convocazione della Commissione congiunta Ambiente-PNRR.
Come comitato abbiamo ribadito come il naufragio del progetto di Cassa Depositi e Prestiti e Cinecittà ci ha visto felici non per un’avversione nei confronti degli Studios o dei fondi del PNRR ma perché avrebbe fatto piovere sul territorio una colata di cemento di cubature previste dalla centralità urbana.
Abbiamo sottolineato il nostro entusiasmo per aver visto finalmente comparire i resti archeologici del Pratone nella Carta per la Qualità.
Ma siamo anche ben consapevoli che la definizione di vincoli puntuali non basterà a difendere il Pratone dalla minaccia di una costruzione.
Per cui rilanciamo chiedendo che venga esteso il vincolo archeologico ad Duas Lauros, presente nel vicino Parco di Centocelle, e che al prossimo tavolo siano presenti anche l’Urbanistica e la proprietà.
Salvare il Pratone per salvare tuttə: se il Comune di @roma vuole perseguire l’obiettivo di consumo suolo zero non possiamo continuare a sottostare al meccanismo delle compensazioni, che sposta cemento da alcuni territori per farlo ricadere su altri, ma dobbiamo rovesciare la logica dei diritti edificatori.
Lo racconta e descrive anche Fabio Grilli su Roma Today.
Il Pratone R-esiste: basta cemento!
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