Nell’ultima settimana, dopo il parere contrario alla delibera espresso dal VII municipio, abbiamo continuato senza sosta a parlare del Pratone e ad attraversarlo. Perché non ci faremo scoraggiare da una politica che non ascolta le esigenze dei cittadini.
A ulteriore dimostrazione che il Pratone non è un vuoto, sabato lo abbiamo attraversato con le studentesse e gli studenti di Studio Urbane Strategien dell’Università di Stoccarda, e abbiamo mappato suoni e rumori dell’area, che sono tantissimi.
Abbiamo poi incontrato il WWF Roma e Area Metropolitana che nell’ambito di un lavoro di ricerca e denuncia sul consumo di suolo a Roma parlerà del Pratone come caso esemplare. A breve condivideremo le novità in questo senso!
Domenica con il Prof. Giuliano Fanelli abbiamo ripreso il lavoro di mappatura e censimento delle specie di flora che spontaneamente nascono e crescono nel Pratone: ben 150 quelle censite fino ad oggi, destinate ad aumentare.
Un’incredibile biodiversità, che non può scomparire.
Il professore ha anche segnalato una piccola porzione di Pratone che presenta le caratteristiche di un tipo di habitat raro e protetto a livello europeo.
E alla fine all’Accademia di Spagna alla mostra “Nuova Agrocittà”, organizzata da INLAND campoadentro, con tavole e foto abbiamo raccontato il Pratone e la sua incredibile ricchezza.
Il Pratone R-Esiste: basta cemento!
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